giovedì, novembre 09, 2006

Una settimana ... ma mi sembra un mese!

L’entusiasmo iniziale sta già passando.Ora mi servono molte energie per adattarmi. Non solo per adattarmi, quello è facile, dopotutto. Mi servono per fare ciò che vorrei fare. Per quello che DEVO fare non ci sono grandi problemi. La scuola è italiana, si parla italiano, perciò non presenta problemi maggiori di altre. Finora tutto nella norma, solita (ma non scontata) difficoltà di inserimento in un nuovo ambiente. Il fatto è che non mi va di vivere qui limitandomi, come fanno molti, a una frequentazione con persone che parlano la mia stessa lingua d’origine. Ho voglia di conoscere la gente del luogo (si fa per dire ... qui 'è di tutto!). Ci vorrà un po’ di pazienza e di tempo. L’importante è che non mi scordi di questo obiettivo. E’ facile cadere nella pigrizia di non sforzarsi in questo, quando l’ambiente permette di poter vivere una vita separata con i propri conterranei per evitare la nostalgia.

La nostalgia … già! … si fa sentire in fretta …
Mi mancano moltissimo Cecilia e Robbi, naturalmente.
Mi mancano poi le cose piccole, le più importanti, evidentemente.
L’odore della nostra casa a Firenze, alcuni oggetti assolutamente inutili ma che mi erano tanto cari, uno scialle che mettevo quando iniziava a far freddo, il camino acceso, il caffè che mi preparava Silvana al mattino e i suoi manicaretti, le brioches (anche se da qualche parte si trovano anche qui) ...

Vabbè, altre cose le sostituiranno.
Però adesso ancora non ci sono.

La cosa più impressionante è come si riattiva la memoria all’estero. Affiorano alla mente ricordi che credevo di aver completamente dimenticato e si impone prepotentemente all’attenzione anche ciò che è rimasto irrisolto.
Spero che anche questo passi.

Adesso non vedo l’ora che venga Natale e che arrivino Robbi e Marco. Spero anche che riusciremo a trovare una baby sitter adeguata e che ci raggiunga con loro anche la mia amata sorellina. Mamma e papà ne sarebbero felicissimi. Mamma sta bene, effettivamente le cure che sta facendo sembrano agire più velocemente e il suo umore ne ha risentito positivamente.

Insomma, si va avanti.

A Marco

Sono così contenta che tu venga a Natale che non puoi immaginare! Grazie. :******
Ti prego di non restare indietro con gli esami, specie se questo può precludere la tua venuta.
Sto già progettando le nostre vacanze.
Se arrivi il 24, come mi hai preannunciato, restiamo con i miei fino al 26, poi il 27 mattina prendiamo a noleggio un’auto e partiamo. Potremmo andare a Quincy o Plymouth (5 ore circa di viaggio) per due o tre giorni, e poi da lì spostarci dove vogliamo. Dieci giorni tutti per noi. Rientriamo il 7 gennaio, inizio la scuola poi al 10, ma tu puoi restare quanto vuoi.

Pensaci. Ho trovato anche gli alberghi:

Ne parliamo stasera, fra qualche ora.
Mi manchi.

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