Sono un po’ triste. Mi sento anche un po’ isolata. Non soffro di solitudine. Mi è capitato raramente nella vita. Mi spiace solo non avere la possibilità di uscire insieme a delle persone a cui voglio bene.
Le mie amiche qui non ci sono. La mia mamma non si può muovere come una volta. Il mio babbo è uscito con me una sera. È stato bellissimo con lui. Siamo andati a far compere. Il bello qui è anche questo. Ci sono dei negozi aperti tutta la notte. Abbiamo comprato delle cose che ci servivano in casa: un bel servizio di tazze da the, di quelle inglesi; delle candele profumate (le adoro); un tappeto grande Esfahan Davari in seta e lana veramente bello (ce ne sono troppo pochi in questa casa per i nostri gusti); un vaso bellissimo in cristallo e naturalmente un mazzo di rose bianche per mamma. Il tappeto ce l’hanno recapitato il giorno dopo. Abbiamo scelto i colori giusti e sta veramente bene.
Oggi esco con una compagna di scuola, s’è offerta di accompagnarmi a far compere ancora, visto che sa come muoversi meglio di me. Mi servono dei vestiti più pesanti perché comincia a far un bel po’ freddo. Spero di non stressarmi troppo e soprattutto di trovare delle cose carine, così da tirarmi un po’ su di morale.
Nel frattempo mi consolo pensando a Quincy. Partiamo da lì, Marco ed io.
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