domenica, novembre 26, 2006

Sempre in azione per ... ma è impossibile!

Ieri sono stata finalmente al Metropolitan Museum. Non vedevo l’ora. È da quando sono arrivata che volevo andarci. Naturalmente ci tornerò, ci vogliono più giorni. Comprende circa 2.500.000 di oggetti d'arte, di cui oltre 100.000 esposti al pubblico. Ma al di là di una visita completa che non è ciò che propriamente mi interessa, di fronte a certe opere potrei restare ore ed ore.
Ieri ho visto la sezione “European Paintings” della “Permanent Collection”. Che emozione immensa ritrovarmi di fronte alle opere di Goya e van Gogh. Sono rimasta fino alla chiusura, alle 20.45, ad ammirarle estasiata.
Di Vincent van Gogh: Cypresses, Olive Orchard, Wheat Field with Cypresses, Shoes, The Flowering Orchard, Irises, Women Picking Olives, First Steps, after Millet, Vase of Roses, Oleanders, The Potato Peeler (recto: Self-portrait with a Straw Hat), Peasant Woman Cooking by a Fireplace, La Berceuse (Woman Rocking a Cradle) (Augustine-Alix Pellicot Roulin, 1851–1930), Sunflowers, Bouquet of Flowers in a Vase, L'Arlésienne: Madame Joseph-Michel Ginoux (Marie Julien, 1848–1911), Self-portrait with a Straw Hat (verso: The Potato Peeler).

E molte di Goya, in particolare The Giant, che adoro.

È stata una giornata bella, intensa, appagante.
Ma …


Ma c’è un problema.
Dovrei sempre stare in azione, fare qualcosa per non cadere, come mi sta succedendo in questi ultimi giorni, in una sorta di depressione.
Ma come si fa, mi chiedo, ad essere sempre in movimento?
Non è possibile!
E forse non è neanche giusto, nel senso che non è bene tenere sempre lontano ciò che c’è dentro.
Cercherò di trovare una misura, se ce la farò: concedere questi momenti da ferma ma senza esagerare; mantenermi attiva per evitare di cadere troppo nel buio ma senza stancarmi al punto di dover ogni giorno crollare di fatica anche fisica.

Che scommessa!

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