lunedì, ottobre 02, 2006

In ordine sparso, le cose che in questo periodo mi stressano

Mi stressano e talvolta mi sembra possano schiacciarmi:

Una città che pur non essendomi sconosciuta, mi si ripresenta ancora come nuova, con tutto l’inevitabile dispendio di energia che ciò comporta (mancavo da Firenze come abitante da quando avevo 10 anni).

● Chi me lo fa fare poi di lasciarmi coinvolgere in qualcosa, se fra un po’ mi trasferisco di nuovo?

● Vedo troppo poco Francesca, una delle mie due più grandi amiche, che per fortuna abita a Firenze, ma che frequenta un’altra scuola.

● Mamma che con grande lentezza ottiene lievissimi miglioramenti a fronte di una profusione di forze inaudita per stare meglio.

● Cecilia, la mia sorellina, che mi scambia ancora per la sua mamma.

● Io che non riesco a trovare il modo giusto per sottrarmi ad un ruolo materno con Cecilia.

● Papà che, nonostante mantenga una calma serafica, si spreme all’inverosimile per trovare le cure più adeguate per mamma, cerca di non perdere di vista i suoi figli, è indaffarato come un dannato per preparare la sua partenza per New York (e il nostro successivo raggiungimento).

● Il non lontano trasferimento a New York.

● La psicoterapia che sto facendo (accidenti, è parecchio impegnativo e doloroso assumere tanta consapevolezza di sé e del mondo che mi circonda!).

● La storia naufragata due volte con UNO e la sua orribile fine.

● Il desiderio frustrato di un amore.

● Mi sembra di voler stare almeno dieci anni sempre nello stesso posto, ma allo stesso tempo continuare a cambiare è diventato un modus vivendi con dipendenza, come una specie di droga.

● La complessità con la quale ho sempre convissuto, oltretutto con una famiglia che mi ha cresciuta fin dai primi vagiti inculcandomi l’idea che essa abbia un valore altissimo.

● Non riuscire ad addormentarmi pacificamente la notte.

● Non riuscire a svegliarmi con vitalità al mattino per andare a scuola.

● La stanchezza di avere a che fare con dei compagni nuovi e ancora una volta sconosciuti.

● Voglia di trovare calore anche al di fuori della mia famiglia, ma grande difficoltà a incontrare gente di pari levatura.

● Mi manca Roberto, mio fratello, che se ne sta a Bologna a studiare all’Università. Oddio, non oso pensare quanto mi mancherà quando fra non molto con mamma raggiungerò papà negli USA.

● E’ venuta a trovarci la direttrice editoriale di una casa editrice per cui lavorava mamma, e tra una chiacchiera e l’altra le ho lasciato da leggere le bozze di alcuni miei racconti (me la faccio addosso per timore del suo giudizio).

● A scuola continuo a cavarmela bene, tuttavia è l’ultima cosa a cui penso, e ciò non è bene.

● Ho voglia di tenerezze e di fare l’amore, ma non ho un compagno.

MALEDIZIONE! SON TANTE!

E MI SA CHE POTREI PURE CONTINUARE … :(


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